Tu sei qui: Flusso di CoscienzaIl valore della dignità: perché è importante difenderla e quando omertà ed orgoglio diventano inevitabili ostacoli per la sua salvaguardia
Inserito da (Admin), lunedì 12 aprile 2021 07:52:15
"Questa mattina, un Maiorese si è svegliato e ha deciso di scendere in piazza con una buona parte di concittadini, per dare un taglio ad una triste "trama" ricamata a suon di parole vuote, grandi opere e omissioni."- - - Non mi sono mai espressa pubblicamente sulla questione del depuratore. Per pubblicamente intendo su questa piattaforma, giacché la mia firma è ben visibile nella lista che sottoscrive un'apposita petizione. La mia attività sui social é direttamente proporzionale all'ispirazione del momento o ad una consapevole volontà di focalizzare l'attenzione su un argomento in particolare. Non è un obbligo e nemmeno un modo per gridare al mondo quello che penso, dimostrando qualcosa a qualcuno oppure, nel peggiore dei casi, andando contro qualcuno, per un celato piacere personale. Questo è un modus operandi che odio. Anzi, ammetto che alcune situazioni mi hanno infastidito proprio per questo motivo. Sarà pure vero che il fine giustifica i mezzi ma ho visto anche attacchi scellerati, interventi petulanti e colpi bassi che, dopo qualche legittima battuta, sfociavano in inutili battibecchi. In queste ultime settimane ho supportato dei pensieri con qualche like ed ho sentito di condividere delle posizioni, a prescindere da chi le stesse scrivendo.
E con questo appunto voglio puntualizzare la mia personalissima idea di politica che poi fa da movente a tutto il mio discorso: non si decide la propria posizione solo per simpatia, non si fanno deduzioni per convenienza, non si evita il confronto per timore, non si nega l'evidenza per un irremovibile patto di fedeltà, non si rinnega la verità solo per calcificare un senso di appartenenza cronica all'amico di turno. Questo modo di agire tarpa gli ideali e soffoca l'evoluzione democratica di un paese civile!
Il popolo vota, il popolo decide, ma la scelta di un'elezione non può essere una condanna a vita, non può diventare un ultimatum. La fiducia si da e la fiducia si toglie. Il potere non è mai assoluto. Bisogna rispettare ed ascoltare la volontà di tutti e non solo di coloro che, per lecita maggioranza e nelle sedi opportune, hanno deciso per un'intera popolazione. Ma il fatto è questo: a Maiori si è deciso per un depuratore consortile. Cosa c'è di strano? Perché qualcuno si è disturbato di andare contro questa grande opera? Perché ci sono troppi punti che non sono chiari, perché chi ha osato mettere in discussione il programma e le sue mille lacune, è stato estromesso dal suo ruolo, perché le menzogne non hanno più retto, perché la città è stata denigrata e con sé tutta la credibilità politica, turistica ed umana della stessa. Perché ci sono finanziamenti imposti dai poteri alti, perché ci dobbiamo ritenere fortunati se la cara regione ci ha concesso tutti questi milioni, per sversare nella nostra già degradata zona Demanio (cit.), i liquami di ben sei comuni. Addirittura si tenta di far ricadere, senza un briciolo di vergogna ed umiltà, tutta la colpa sui famosi Maioresi che non amano Maiori, giacché colpevoli di voler boicottare l'unico progetto fattibile che ci metterà al passo con i tempi e con un'affannata modernità che ci rincorre da 40 anni.
I soldi! I soldi e solo i soldi!
Gli stessi milioni che ci avrebbero garantito un nuovo, che dico nuovo, nuovissimo plesso scolastico in Via De Jusola, però con un regalino irrinunciabile: un bel parcheggio sottostante gestito da una ditta esterna. Gli stessi irremovibili principi del mood "così è, se vi pare" che ha "costretto" il nostro primo cittadino ad ospitare in un unico plesso tutti gli alunni di asilo, elementari e medie. Una vergogna quotidiana che a furia di sembrare normale è diventata una resa stagnante.
Stessa sorte per il depuratore. Volete che le acque reflue vengano depurate come si deve? Volete finalmente un depuratore? Bene, allora dobbiamo fare come dicono i tecnici prescelti, dobbiamo prenderci lezioni di "buona condotta", dobbiamo credere alle chiacchiere da comizi, dobbiamo diventare la discarica di tutti.
Possiamo dire che il sovraffollamento è il nostro forte! Anche questa mattina abbiamo assistito ad un gradito sovraffollamento, distanziato e proficuo: l'unione di un popolo che ha deciso di far sentire la propria voce! Un popolo che, invece, ne ha sentite di ogni: non siamo tecnici e quindi le nostre parole non hanno peso; non siamo cittadini modello perché sputiamo sui soldi gentilmente concessi da De Luca & Co; non amiamo il nostro mare, anzi siamo spudorati complici del suo degrado, commettendo con serenità e vergognosa consapevolezza i nostri quotidiani reati ambientali; non siamo mai contenti e mettiamo in discussione ogni cosa...ma possiamo dire di essere ancora in grado di distinguere la verità dalla menzogna!
Parafrasando una sarcastica canzone che punta al gioco di parole dico, con tutto il cuore: Maiori è un pezzo di me, non facciamola diventare un pezzo di me....
Foto: Sabrina Apicella
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