Tu sei qui: Territorio e AmbienteComitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana" scrive a De Luca: «No a galleria e depuratore, si pensi a opere sostenibili!»
Inserito da (Maria Abate), mercoledì 14 luglio 2021 08:43:50
Il Comitato "Tuteliamo la Costiera amalfitana" ha inviato al Presidente Vincenzo De Luca una lettera aperta nella quale puntualizza le proprie posizioni nel merito dei progetti "Galleria Minori-Maiori" e "mega depuratore consortile di Maiori", esprimendo nel dettaglio la propria visione d'insieme preoccupata e contraria alle grandi opere insieme ad alcune concrete proposte alternative. Il documento conclude ponendo l'accento sulla necessità di una visione complessiva di Costiera e di un progetto integrato e sostenibile che superi l'ottica delle grandi opere.
In merito alla galleria Minori-Maiori il Comitato pone l'attenzione sulla necessità di una più virtuosa spesa pubblica che tenda all'investimento più che alla spesa tout-court e prospetta come alternativa la progettazione di un miglioramento del porto di Maiori al fine di incrementarne la capacità di accogliere soste di un più intenso traffico marittimo adibito al trasporto di persone, anche nella prospettiva della prossima transizione green all'elettrico. Una rivisitazione progettuale che insieme ad altre opere marine soffolte potrebbe anche migliorare l'ormai endemica problematica del ripascimento della spiaggia di Maiori.
Senza pretendere di entrare in problemi tecnici, il Comitato intende stimolare un dibattito oltre l'ovvio e lo scontato e provare a far intravedere, anche eventualmente attraverso il PNRR, l'opportunità di un'opera utile all'intera Costiera, salvaguardando anche l'intenzione di fondo di un collegamento pedonale Minori-Maiori che renda il porto facilmente accessibile nella bella stagione anche al paese viciniore.
Su depuratore consortile, il Comitato insieme ad una sintesi delle proprie posizioni, rende noto un nuovo approccio nato dalle sinergie messe in moto dal nuovo Coordinamento cittadino di Maiori, costituitosi sull'onda della manifestazione pubblica dell'11 aprile e dalla diffida alla Provincia.
«Restando fermamente convinti che la presunta ottimizzazionedegli impianti e dei costi non rappresentasempre la strada ottimale, Il comitato, gruppi di opposizione, gruppi civici, ex sindaci e amministratori proseguono insieme nella ricerca di proposte e soluzioni alternative», si legge nella missiva.
Da tale collaborazione, e grazie all'impegno sagace di ex-amministratori di Maiori, è stato appreso che la Regione Liguria ha affrontato e risolto il problema dei piccoli centri urbani con le sole condotte a dispersione, che sarebbero più economiche ed ecologiche purché correttamente funzionanti; cioè dotate di efficienti sistemi di pretrattamento, sufficientemente lunghe e terminanti a determinate quote batimetriche. Analogamente -spiegano i membri del Comitato - uno studio di un team di accademici della Federico II di Napoli sembra essere giunto a medesime considerazioni su problematiche simili delle isole del Golfo di Napoli.
Il "Piano di Tutela delle Acque" della Regione Liguria, su cui si sta concentrando l'attenzione sinergica del coordinamento cittadino di Maiori, norma situazioni di analoga fattispecie per specifiche fasce di abitanti evitando il ricorso a depuratori per i reflui urbani e in presenza di determinate condizioni, le quali - illustrano gli attivisti - sembrano perfettamente combaciare con le problematiche della Costiera.
«Sarebbe assurdo costruire un mega-depuratore-sottodimensionato per accorgersi che con una disposizione normativa di livello regionale si sarebbe potuto affrontare il problema diversamente. Sarebbe auspicabile infatti, sulle orme del PTA della Liguria, che una regolamentazione regionale di analogo contenuto potesse tener conto delle isole, della costiera amalfitana e di analoghe coste campane ove siano presenti reflui di esclusiva origine urbana e con centri abitati non superiori ai 10.000 abitanti e dove costruire un depuratore, come si è ampiamente verificato a Cetara, risulta molto problematico. Se è norma di tutela delle acque, e dell'ambiente, in Liguria non vediamo perché non possa esserlo in Campania. Un aspetto di interesse generale che il nostro Comitato insieme al Coordinamento cittadino di Maiori intende approfondire nell'immediato futuro», dichiarano.
Infine, con caparbia determinazione il Comitato, insieme a quanti ne condividono gli obiettivi, vuole continuare a immaginare un'altra idea di Costiera e un grande progetto di innovazione tecnologica per risolvere problemi annosi ed endemici, senza stravolgere il territorio.
«Confidiamo nel buon senso! ma indipendentemente da questa desiderata continueremo ad informare i cittadini, a costruire una visione complessiva e alternativa del territorio, e anche a contrastare quelle opere inutili e/o potenzialmente dannose per l'ambiente e il paesaggio», chiosano.
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