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Cambia la guida del Ministero della Cultura dopo le dimissioni di Gennaro Sangiuliano

Alessandro Giuli è il nuovo Ministro della Cultura: succede a Sangiuliano che si è dimesso dopo il caso Boccia

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accettato le dimissioni di Gennaro Sangiuliano e nominato Alessandro Giuli come nuovo ministro della Cultura. La decisione arriva dopo la bufera mediatica scatenata dal caso Boccia e le polemiche che ne sono seguite.

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), sabato 7 settembre 2024 09:00:40

Cambio ai vertici del Ministero della Cultura: Alessandro Giuli è il nuovo titolare del dicastero. Succede a Gennaro Sangiuliano, che ha rassegnato le dimissioni ieri, 6 settembre. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto di nomina, su proposta della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e Giuli ha giurato al Quirinale poche ore dopo.

Le dimissioni di Sangiuliano giungono dopo settimane di polemiche, innescate dalla presunta nomina di Maria Rosaria Boccia come consulente per i grandi eventi. Boccia, imprenditrice e influencer campana, aveva ringraziato pubblicamente Sangiuliano per l'incarico in un post su Instagram, scatenando una serie di reazioni politiche e mediatiche. Le opposizioni, guidate da Partito Democratico e Italia Viva, avevano chiesto spiegazioni al ministro, alimentando il sospetto di favoritismi e possibili conflitti di interesse.

Nel cuore della controversia, Boccia aveva pubblicato foto e testimonianze della sua presenza in eventi istituzionali al fianco di Sangiuliano, gettando ombre sul possibile uso di fondi pubblici per i suoi viaggi.

Il 4 settembre il ministro, in un'intervista al TG1, ha ammesso la relazione sentimentale con Boccia e dichiarato di aver pensato alla sua nomina, ma di aver rinunciato per evitare situazioni di conflitto di interesse. Ha inoltre assicurato che nessun euro pubblico è stato speso per gli spostamenti di Boccia, che sarebbero stati coperti con la sua carta di credito personale.

Nonostante le rassicurazioni, la pressione mediatica e politica è aumentata, portando Sangiuliano a presentare le proprie dimissioni irrevocabili a Giorgia Meloni. "Il lavoro non può essere macchiato dal gossip", ha scritto l'ex ministro in una lettera indirizzata alla premier, ringraziandola per il sostegno ricevuto.

Con la nomina di Alessandro Giuli, il governo punta a una rapida ripresa del lavoro del Ministero della Cultura. Giuli, giornalista di lungo corso, ha lavorato per importanti testate come Il Foglio e Tempi ed è stato presidente della Fondazione Maxxi. Ora si prepara a raccogliere il testimone in un momento delicato, con il G7 della Cultura previsto per settembre a Napoli, un evento centrale per l'immagine del Paese e del suo sistema culturale.

Nel suo discorso dopo il giuramento, Giuli ha ringraziato il Presidente Mattarella e la premier Meloni per la fiducia accordata, sottolineando la sua volontà di proseguire il lavoro avviato dal suo predecessore e di dare nuovo slancio alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

Tuttavia, il caso Boccia sembra destinato a lasciare un segno nell'opinione pubblica, con la Corte dei Conti che ha avviato indagini per fare chiarezza sull'eventuale uso di risorse pubbliche. Anche se la premier Meloni ha difeso l'operato di Sangiuliano, dichiarando che non ci sono state irregolarità, le polemiche non sembrano placarsi. Giuli dovrà affrontare non solo le sfide di gestione culturale ma anche le ombre lasciate da una vicenda ancora lontana dal trovare una definitiva conclusione.

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