Tu sei qui: PoliticaMaiori, Ruggiero esce dal gruppo di maggioranza: «Dovreste guardare meno alla forma e più alla sostanza»
Inserito da (Maria Abate), mercoledì 21 aprile 2021 14:39:50
Con il decreto sindacale n.5 del 18 marzo 2021, il sindaco di Maiori Antonio Capone revocava l'incarico di assessore a Mario Ruggiero, per aver manifestato «in antitesi a quella del gruppo consiliare di maggioranza, la propria posizione» in merito al depuratore consortile.
Tre giorni dopo, dopo essere stato accusato di aver "sfruttato" la stima di cui Ruggiero gode a fini elettorali, il Primo Cittadino affermava in una diretta Facebook: «Io non ho cacciato nessuno, non è il mio stile. Non sono un despota. Parlare di Mario mi è difficile, ma bisogna essere bravia distinguere il livello affettivo e personale da quello politico e amministrativo [...]. Sono certo che Mario saprà dare il suo supporto al gruppo di cui fa parte ancora e saprà trasmettere in maniera limpida quella che è stata la sua esperienza».
A distanza di un mese dalla revoca assessorile, Ruggiero lascia ufficialmente il gruppo consiliare che fa capo al sindaco Capone, attraverso una nota trasmessa al Sindaco, ai Consiglieri e al Segretario comunale.
«È difficile - scrive l'ex assessore - aggiungere altro a quanto già scritto e detto sul depuratore consortile. A modo mio vi ho offerto spunti di riflessione ed ho chiesto di fermarvi a riflettere, responsabilmente, ma inutilmente. Potrei parlarvi del famoso tavolo tecnico con esperti di parte e senza contraddittorio. Ma, onestamente, dubito che servirebbe».
«Vedete, al di là delle tante inesattezze che sento e leggo c'è un dato indiscutibile, a Maiori non c'è essere pensante che non voglia la costruzione di un depuratore, o almeno, io non ne ho trovati. Ce ne sono tanti che hanno rappresentato perplessità sul sistema consortile e sulla procedura adottata, e tra questi ci sono anche io. Voi invece avete anche tentato di far passare il messaggio contrario con le uscite sui cattivoni irresponsabili che non vogliono tutelare la "risorsa mare"», dichiara.
«In sintesi - riflette Ruggiero - l'esito del tavolo tecnico è uno: o mangiate questa minestra o vi buttate dalla finestra. A me questa minestra non piace, non mi piacciono le imposizioni in genere e a giudicare dalla partecipazione alla manifestazione organizzata dal comitato "Tuteliamo la costiera amalfitana", pare che la minestra non sia di gradimento a tanti altri cittadini che sono scesi in piazza per protestare. Sono stati moltissimi e tanti sono stati gli interventi, alcuni notevoli di ex amministratori, che vi hanno rivolto accorati appelli al buon senso. Appelli che naturalmente vi siete guardati bene dal prendere in considerazione».
«Avreste dovuto - continua - invece, e se mi consentite un consiglio più unico che raro, dall'alto del ruolo di "tutor" che l'amico Tonino Capone auspicava per me dopo la revoca delle deleghe. Dovreste iniziare a guardare meno alla forma e più alla sostanza, specialmente se si tratta di provvedimenti di rilievo, e magari valutare anche la fonte. Piuttosto che soffermarvi sulla formalità e sulla opportunità della mia lettera ad esempio, avreste dovuto soffermarvi e riflettere sul contenuto della stessa. Sulla veridicità di quanto scritto, e in coscienza, agire di conseguenza. Piuttosto che soffermarvi sull'imbarazzo che ho provocato votando con la minoranza, avreste potuto e dovuto soffermarvi sulla legittimità della proposta di riportare la discussione in consiglio comunale alla luce delle tante perplessità emerse. E magari, domandarvi per quale motivo questa legittima, semplice richiesta, non poteva essere accolta».
«La verità - chiosa - è che a voi tutti, colleghi di maggioranza, sembra che la cosa vada bene, la minestra vi piace insomma. Io purtroppo, anche se non si vede, seguo una dieta da qualche anno, non posso buttarmi dalla finestra per ovvie ragioni, ma imbocco l'uscita e passo avanti. La imbocco con un rammarico che sarebbe inutile nascondere, ma consapevole di fare la scelta giusta. Deluso, perché conscio di non meritare affatto il trattamento che mi avete riservato. Amareggiato, perché in tutta questa vicenda è mancata la politica, quella con la "P" maiuscola, quella del confronto, della discussione. Su questo delicato argomento in particolare è mancato il confronto tra di noi della maggioranza, certamente nel primo mandato, e altrettanto è stato insufficiente in questo primo periodo del secondo. Ma cosa ben più grave, manca il dovuto passaggio in consiglio comunale. Per questo motivo ho espresso il mio voto convinto alla proposta della minoranza nell'ultimo consiglio. E lo rifarei di nuovo».
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