Ultimo aggiornamento 10 ore fa S. Urbano vescovo

Date rapide

Oggi: 2 aprile

Ieri: 1 aprile

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Maiori News Costiera Amalfitana

Il portale on line di Maiori e della Costiera Amalfitana

Maiori News - Il portale on line di Maiori e della Costiera Amalfitana Il portale on line di Maiori e della Costiera Amalfitana

Small Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPABove Marrazzo impresa Edile per lavori pubblici e privati a Tramonti e in Costiera AmalfitanaSupermercati Maiori, Netto, Pollio, Treesse, offerte, volantino, supermarket amalficoast

Tu sei qui: Storia e StorieAlluvione di Maiori del 25-26 Ottobre 1954, la testimonianza del compianto Francesco Amodio, all'epoca sindaco di Amalfi, che coordinò i primi soccorsi

Pasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830

Storia e Storie

Storia, Storie, Alluvione, Maiori, Torrente

Alluvione di Maiori del 25-26 Ottobre 1954, la testimonianza del compianto Francesco Amodio, all'epoca sindaco di Amalfi, che coordinò i primi soccorsi

Il corso Reginna del tutto distrutto nella sua parte terminale, mentre acque limacciose continuavano a venire giù dai monti e dalle vallate; fabbricati, tra i più belli e più antichi, interamente crollati e notizie - le più tragiche e le più dolorose - di numerose vittime rimaste sotto le macerie, travolte dalla violenza dell'uragano.

Inserito da (Admin), venerdì 25 ottobre 2024 18:37:22

di Sigismondo Nastri -

Sull'alluvione di Maiori, avvenuta nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 1954, ripropongo qui, tratta da un mio articolo, pubblicato sul quotidiano "Il Tempo" del 24 ottobre 1974, la testimonianza dell'onorevole Francesco Amodio, che all'epoca di quella calamità era sindaco di Amalfi. «E' una pagina triste, terribilmente triste della mia vita. Avevo presieduto il Consiglio comunale di Amalfi fino ad ora molto avanzata, mentre fuori la pioggia continuava a venire giù in maniera da lasciare tutti preoccupati nel timore che si verificasse una di quelle alluvioni che di frequente creavano stati di allarme e di paura tra la popolazione, prima che si fosse provveduto a dare una definitiva sistemazione al torrente Canneto.

Svegliato durante la notte da un consigliere comunale, che era stato informato del disastro avvenuto nella vicina Maiori, già alle prime luci ero con altri concittadini sulla strada della Costiera, ma dovemmo lasciare la macchina a Minori, allagata, e 'guadare' il torrente d'acqua e di melma che stagnava lungo la nazionale, dopo esserci assicurati che fortunatamente vittime non ve n'erano state. Portatici a Maiori, qui la tragedia ci apparve nella sua gravità: una scena veramente apocalittica. Il corso Reginna del tutto distrutto nella sua parte terminale, mentre acque limacciose continuavano a venire giù dai monti e dalle vallate; fabbricati, tra i più belli e più antichi, interamente crollati e notizie - le più tragiche e le più dolorose - di numerose vittime rimaste sotto le macerie, travolte dalla violenza dell'uragano. Resomi conto della gravità del disastro, nonostante ben quattro persone della mia famiglia avessero perso la loro vita nell'immane tragedia, decisi di ritornare ad Amalfi per avvertire le autorità provinciali e predisporre i primi mezzi di soccorso per la popolazione, rimasta senz'acqua e senza rifornimenti di alcun genere.

Amalfi rispose generosamente al mio urgente appello e nello spazio di pochissime ore riuscimmo a far partire un motoveliero carico di derrate e di acqua potabile raccolta in damigiane, da distribuire a quelli che, sopravvissuti, erano rimasti senza né casa né tutto. Da Napoli partirono autobotti, mentre da Salerno, anch'essa profondamente ferita, si cominciò a predisporre aiuti più massicci. Da Maiori, il giorno successivo, risalimmo fino a Tramonti e potemmo constatare i danni che anche quella laboriosa cittadina aveva sofferto per il tremendo uragano. Vi fu davvero una mobilitazione di uomini e di organizzazioni, da quelle statali a quelle della Pontificia Commissione di Assistenza. Tra i primissimi a correre sui luoghi del disastro fu il nostro compianto indimenticabile Arcivescovo Rossini che, con mons. Mario Di Lieto, oggi Vescovo di Cerignola, fu il coordinatore, nei giorni seguenti, di tutta l'organizzazione che si dovette creare dopo i primi frammentari interventi. Vennero il Presidente della Repubblica (Luigi Einaudi, n.d.r.), il Ministro dell'Interno, parlamentari, autorità, che vollero recare anche una parola di conforto alle popolazioni colpite».

Aggiungo, a commento, che, se pure il ricordo di quel luttuoso evento è vivo, bisogna ammettere che esso è lontano, molto più lontano del tempo trascorso. Completata l'opera di ricostruzione, eseguiti i lavori di sistemazione dei bacini montani a difesa degli abitati, realizzate le necessarie infrastrutture, Maiori s'è guadagnato un ruolo di prim'ordine tra i centri turistici della Costiera. Di quell'alluvione, meno male, sono rimaste poche tracce. Oggi ci si è abituati a vedere il corso Reginna recuperato come "centro" della città, luogo di accoglienza e di ritrovo, e non più solo di transito: Dovessi andare più avanti col discorso, però, avrei difficoltà ad affermare che i bacini montani, nello stato attuale (cioè senza adeguata manutenzione), sono in grado di "proteggere" gli abitati».

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Maiori News!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

rank: 109285107

Storia e Storie

Maiori, chiude la storica bottega di Franco ‘o Barbier: «È arrivato il momento»

Un altro pezzo di storia di Maiori che si chiude. Dopo una vita trascorsa al servizio della comunità, con professionalità, garbo e tanta umanità, Franco Minerva - per tutti semplicemente Franco ‘o Barbier – ha deciso di abbassare per sempre la saracinesca della sua storica bottega. Figlio dell’indimenticato...

519 anni fa la Chiesa Madre di Maiori venne eretta a Insigne Collegiata

Il 10 marzo 1506 rappresenta una data fondamentale nella storia di Maiori. In quel giorno, per volontà di Papa Giulio II, la Chiesa Madre, dedicata a Santa Maria a Mare, fu elevata al rango di Insigne Collegiata. Questo riconoscimento non solo accrebbe il prestigio religioso della cittadina costiera,...

Rosa D’Uva avrebbe compiuto oggi 100 anni

Oggi, 11 febbraio 2025, Rosa D'Uva avrebbe compiuto 100 anni. Un secolo di storia che si intreccia con quella della Costa d'Amalfi, un'esistenza fatta di sacrifici, dedizione e amore, vissuta sempre con dignità e forza d'animo. Nata nel 1925 a Erchie, in un periodo di grandi difficoltà, la sua infanzia...

Indizi di un antico culto di Mitra in Costiera Amalfitana: la grotta di Matteo Salese sul Monte Avvocata

Nella pubblicazione di giugno 2024 del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, la professoressa Raffaela Amato introduce una teoria che potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione del culto di Mitra in Italia. Nel suo saggio "Ipotesi di mitreo sul monte Avvocata. La grotta di Matteo Salese", Amato esplora...

Ottant'anni dalla composizione della 'Messa Pastorale' di Maiori

di Giuseppe Roggi e Francesco Reale - Tra meno di una settimana la comunità di Maiori celebrerà con sobria solennità la Festa del Patrocinio di S. Maria a Mare. Delle diverse celebrazioni che costituiscono l'assetto cerimoniale della ricorrenza, quella che sicuramente ha assunto nel corso degli anni...