Tu sei qui: Storia e StorieIndizi di un antico culto di Mitra in Costiera Amalfitana: la grotta di Matteo Salese sul Monte Avvocata
Inserito da (Admin), domenica 24 novembre 2024 19:23:06
Nella pubblicazione di giugno 2024 del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, la professoressa Raffaela Amato introduce una teoria che potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione del culto di Mitra in Italia. Nel suo saggio "Ipotesi di mitreo sul monte Avvocata. La grotta di Matteo Salese", Amato esplora la possibilità che la grotta sopra Maiori non sia stata una semplice cavità naturale, ma un luogo di culto dedicato a Mitra, una divinità adorata in epoca romana.
Amato si avvale di studi classici per sostenere la sua tesi, citando Porfirio, che descrive gli antri come luoghi sacri per i riti misterici: «i Persiani danno il nome di antro al luogo in cui, durante i riti, introducono l'iniziato al mistero della discesa delle anime sulla terra e della loro risalita». Questo collegamento mitologico è rinforzato dalla struttura fisica della grotta, che Amato descrive meticolosamente: «Uno dei simboli ricorrenti è la rappresentazione della volta celeste, centro dell'universo, sotto cui si poneva la comunità», scrive, sottolineando l'importanza cosmologica del sito.
Elementi architettonici come «un vero e proprio sistema idraulico, ideato e messo in atto per portare acqua nella vasca centrale» vengono analizzati per dimostrare l'utilizzo rituale dell'acqua nelle cerimonie di Mitra. Amato evidenzia la presenza di acqua come elemento centrale nei mitrei per le purificazioni, un aspetto corroborato anche da fonti storiche come Tertulliano.
La grotta contiene anche rappresentazioni artistiche significative, quali l'arco centrale che ospitava la tauroctonia, che Amato descrive come «un evento fondamentale perché è simbolo del dio morto e resuscitato». L'articolo suggerisce che l'immagine della tauroctonia sia comune a tutti i mitrei e simboleggi il sacrificio del toro, atto creativo primordiale nel mitraismo.
Per approfondire ulteriormente l'ipotesi di un mitreo nella grotta di Matteo Salese, l'autrice elenca una serie di elementi archeologici e strutturali ritrovati nel sito:
Al termine del suo saggio, Amato mostra un cauto ottimismo: «Tuttavia saranno ulteriori studi e approfondimenti a darci conferma di ciò». La possibilità che la grotta di Matteo Salese sia un mitreo apre nuove prospettive per la ricerca storica e archeologica nella regione, promettendo di arricchire la nostra comprensione del passato culturale e religioso della Costa d'Amalfi.
Uno scritto che non solo fornisce una dettagliata analisi archeologica, ma invita anche a considerare l'importanza del recupero e della valorizzazione dei siti storici per la memoria collettiva e l'identità culturale.
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