Tu sei qui: Storia e Storie“Capodanno a settembre”: nel libro di Rosalba Granata ricordi e profumi di Maiori
Inserito da (Maria Abate), martedì 8 ottobre 2019 12:58:16
La mia giornata iniziava presto, svegliata da Alberto. Ancora intontita dal sonno, mi persuadeva a fare una passeggiata per bere alla fontanina del Convento di S. Francesco, sito alla fine del lungomare, prima della rampa che, salendo sotto il castello, conduce a Minori. Ero infastidita da questa consuetudine, ma al tempo stesso lusingata e questo mi rendeva insolitamente remissiva. Dopo grandi risate, giochi, nuotate e chiacchiere assolate, la giornata si concludeva nella grande stanza da letto con vista sul mare. Ho ancora viva la sensazione di benessere di un sonno che arrivava dolcemente, accompagnato dal ritmo lento di un mare quasi sempre calmo come quello di Maiori, con onde piccole, morbide e regolari, fuso con le chiacchiere di mia madre miste al frinire dei grilli nascosti tra le chiome dei pini del lungomare.
Sono le parole nostalgiche di Rosalba Granata, che nel libro "Capodanno a settembre: vita, ricordi e profumi di Maiori" edito da "Biblioteka Edizioni" nel 2016, esprime tutto il suo amore per quello che è diventato un luogo dell'anima.
A Maiori l'autrice ha passato tutte le sue estati. Da adolescente, da giovane moglie, da premurosa madre. Un susseguirsi di anni, scandito da celebrazioni patronali, ferragosti illuminati da fuochi d'artificio, falò sulla spiaggia al chiaro di luna. E ancora feste nei locali, cinema all'aperto, odori di una terra che evoca rimembranze e memorie, credenze popolari e primi amori, gelati e mercati, stelle cadenti e desideri. Fino all'arrivo, scomodo come un parente indesiderato, di un settembre che segna la fine del cielo, del sole e del mare, e decreta inappellabile, il rientro ad una normalità routinaria. Di questo parla Capodanno a settembre: del commiato ad un mare, a delle sensazioni, a delle emozioni che, per l'autrice, rappresentano la fine di uno spazio/luogo del cuore e dell'anima.
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